Cosa pensano, dicono, chiedono, vogliono sapere gli Italiani al ristorante quando ordinano una birra?
In generale, ne vogliono sapere di più.
A volte sono esperti, più spesso curiosi di conoscere un “universo” di cui intuiscono la ricchezza e che, per questo, vogliono poter apprezzare sempre meglio. Nelle sue tantissime sfaccettature di gusti, di sensazioni, di emozioni; nella sua straordinaria capacità di abbinarsi alla più ricca tradizione gastronomica del mondo, la nostra.
È questo l’identikit che emerge dalla recente ricerca “Una birra, per favore!”, realizzata con oltre 200 importanti ristoranti italiani grazie alla collaborazione tra Fondazione Birra Moretti, Noi di Sala (l’associazione che raggruppa i professionisti di sala e di cantina) e ASPI, Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.
Sommelier, Maître e Camerieri ci dicono che il maggior numero di clienti che ordinano birra ha fra 30 e 45 anni, che la richiesta di birre speciali supera ormai quella della classica “birra chiara”, che la birra viene servita come aperitivo, in abbinamento con tutte le portate e, anche, a conclusione del pasto. Testimoniano come stia aumentando il numero sia di chi sa già quale birra vuole e perché, sia di coloro che fanno domande e chiedono consigli per consumarla e abbinarla correttamente con i piatti ordinati. Non a caso, ormai, quasi 7 clienti su 10 chiedono se ci sia anche una carta delle birre.
E al crescere della domanda, come sempre, l’offerta risponde: un ristoratore su due, negli ultimi 6 mesi, ha aggiunto nuove birre in carta. E c’è anche un 7% che dichiara di aver raddoppiato, o addirittura triplicato, il numero di referenze disponibili.
Sono risultati importanti per il nostro settore, dal momento che – come abbiamo avuto modo di dire commentando lo studio di Osservatorio Birra “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia” – tre quarti del valore condiviso generato dalla birra italiana (pari a quasi 6 milioni di euro) vengono da bar, pub, ristoranti e pizzerie. Ma sono importanti soprattutto perché confermano quanto stia cambiando, e si stia affinando, il nostro “palato collettivo” nei confronti di una bevanda che, sempre più numerosi, gli Italiani dimostrano di amare.
Sono anche, questi risultati, il viatico migliore per vivere insieme questo 2019, all’insegna del gusto e della cultura della birra.
Alfredo Pratolongo
Presidente Fondazione Birra Moretti