Secondo fonti storiche ed archeologiche dell’Università di Valladolid, è la Spagna il Paese Europeo dove, da maggior tempo, si consuma birra. Precisamente siamo nella regione di Castiglia e León, qui, nella città di Soria, si consumava la bionda bevanda già 4500 anni orsono.
Sono infatti stati rinvenuti, durante gli scavi archeologici guidati dal professor Manuel Rojo Guerra, alcuni piccoli vasi di ceramica dipinta risalenti all’età del rame e contenenti residui di una primitiva birra di frumento. Venivano probabilmente utilizzati nel corso di cerimonie rituali.
Con un rapido balzo temporale nella storia brassicola della Spagna raggiungiamo il 1922 quando nasce, per il volere dei principali produttori di valorizzare e sviluppare il settore, l’associazione “Cerveceros de España”. Attualmente, questa organizzazione rappresenta la quasi totalità dei birrifici del Paese, alcuni dei quali sono presenti sin dalla fondazione, come Cruzcampo, Estrella Galicia, Damm, Ambar.
L’associazione supporta le aziende in ognuno dei settori della filiera, inclusa la produzione e la commercializzazione.
I beerlovers spagnoli sono decisamente legati alle tradizioni regionali e spesso scelgono birre locali cui restano fedeli. Ad esempio, nella capitale Madrid, è la Mahou la birra più bevuta, come in Galizia l’omonima Estrella Galicia.
In Andalusia domina la Cruzcampo, storico marchio brassicolo fondato nel 1904 a Siviglia.
Il settore birrario in Spagna è in continua crescita: ad oggi sono circa 300 i birrifici presenti sul mercato. Oltre alla produzione nazionale, numerosi sono anche i marchi non spagnoli che affascinano sempre più un pubblico interessato. Dalle birre americane alle Stout inglesi, fino ad un nutrita batteria di birre artigianali che rappresentano, sempre più, una piacevole novità.
Molta attenzione viene dedicata, nel settore produttivo, alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità dei processi e dell’intera filiera. Ad esempio, il gruppo HEINEKEN, con lo stabilimento Cruzcampo di Jaén, che ha riciclato oltre 1.148 tonnellate di rifiuti nel 2020, ha ottenuto il sigillo “From Waste to Resources: Zero to Landfill” di Saica Natur, che garantisce il rispetto dei più alti standard qualitativi nel recupero dei rifiuti e nel raggiungimento dell’obiettivo zero rifiuti in discarica, con verifica da parte del certificatore TÜV SÜD.
La certificazione viene rilasciata solamente se il recupero netto dei rifiuti è pari o superiore al 95%; in Spagna, HEINEKEN è l’unica beverage company ad aver ottenuto questo risultato. Lo stabilimento Cruzcampo utilizza esclusivamente energia rinnovabile al 100% e riesce a riciclare completamente l’acqua delle birre prodotte. Non c’è da meravigliarsi quindi se punta ad essere il primo birrificio a emissioni zero in Spagna.
Da scoprire anche la passione spagnola per gli abbinamenti tra birra e “tapas”, i celebri stuzzichini dedicati all’aperitivo o ad uno spuntino. Numerosissime le varietà degli ingredienti tra i quali salumi, formaggi, pesce, crostacei, verdure. Unico limite, la fantasia di chi le prepara. Jamón Ibérico, prosciutto crudo stagionato o Chorizo, salame piccante e gustoso, sono perfetti con una “Caña” da 20 cl o una Jarra, tipico boccale, di ottima birra.
Per coloro che amano i festival della birra ecco gli appuntamenti irrinunciabili. Il “Beermad” a Madrid, Casa de Campo, dove sono in degustazione oltre 170 referenze.
A Barcellona il “Barcelona Beer Festival” manifestazione di grande affluenza alla Fiera di Montjuïc, durante la quale si svolge anche il concorso internazionale “Barcelona Beer Challenge”.
Sempre a Barcellona, la “Fira del Poblenou” è il luogo ideale, direttamente affacciato sul lungomare, per scoprire decine e decine di birrifici artigianali.
Da citare anche la “Semanita de la Servesa en Sevilla” un festival che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura birraria con degustazioni e laboratori, oltre ad un’atmosfera piacevole e divertente.
Andrea Radic
Giornalista