L’approdo nel continente
La Birra, nella sua concezione moderna – prodotta con i cereali (orzo e frumento) – è arrivata in America del Sud solo nel XV secolo, insieme ai coloni.
In particolare i coloni inglesi sono riusciti a diffondere la propria cultura birraria ed i propri stili anche in questa parte del mondo tramite la costruzione di diversi birrifici in Cile, Argentina e Brasile. Ma solo con i tedeschi, nel XIX secolo, si sviluppò la cultura delle Lager e la loro produzione nella Patagonia Meridionale, caratterizzata dal favorevole clima freddo.
Peccato che i tedeschi non sapessero che il lievito della Patagonia arrivò in Europa circa 3 secoli prima del loro arrivo e della loro Lager. Si pensa attaccato alle botti di legno che utilizzarono i coloni durante le attraversate; fu poi utilizzato per far nascere il ceppo adatto a fermentare le birre a bassa temperatura, contribuendo così all’invenzione delle Lager.
Un territorio impervio e il dominio della Lager
In paesi come Argentina, Brasile e Cile la diversità del territorio si rispecchia anche nelle varietà delle birre locali, affiancate alla produzione di stili birrari di origine tedesca dei grandi birrifici industriali presenti in queste aree.
In questi paesi dai territori molto diversificati, non del tutto adatti alla produzione a causa di climi impervi e con stili di produzione datati, la birra veniva inizialmente importata ed è solo nella seconda metà del XIX secolo i coloni tedeschi costruirono i primi birrifici e resero lo stile Lager quello più consumato.
Lo scenario ai nostri giorni
In America del Sud il mercato è guidato dalla produzione industriale, caratterizzata da stili europei e statunitensi, ma in questi ultimi anni vede la difficoltosa ma crescente nascita di birrifici artigianali in molte parti del territorio con produzioni artigianali caratterizzate da sapori che sono introvabili altrove grazie all’utilizzo di frutti, cereali e lieviti locali.