Una volta il solo pensare ad un abbinamento tra birra e piatti della nostra tradizione mediterranea sarebbe stata considerata un’eresia. Qualcosa di stravagante e perfino un po’ provocatorio. Oggi non più: questo matrimonio non soltanto “s’ha da fare”, ma viene celebrato quotidianamente da milioni di Italiani.
Lo dicono le statistiche: più di 4 italiani su 5 (l’82%), intervistati per l’indagine Doxa “Gli italiani e le birre speciali” commissionata dall’Osservatorio Birra, ritengono che le birre, “soprattutto ora che ce ne sono molte tipologie, di diversi gusti e con diverse gradazioni alcoliche” siano “perfettamente adatte al cibo e alle ricette tipiche della dieta mediterranea”.
Lo conferma il dato sulla ricchezza che la birra italiana genera nel nostro Paese. È quanto rivela l’ultimo studio realizzato per conto dell’Osservatorio Birra da Althesys, “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”: in soli due anni, dal 2015 al 2017, la ricchezza generata dall’intera filiera (il valore condiviso, appunto) è arrivata a sfiorare i 9 miliardi di euro, un miliardo (e il 13%) in più rispetto alla precedente rilevazione.
È evidente: quando cresce la cultura e la conoscenza e della birra, aumenta il valore economico generato. E che la cultura e l’apprezzamento della birra siano in crescita è sotto gli occhi di tutti. Solo tre esempi, fra i numerosi possibili:
- proliferano i locali che portano in tavola le carte delle birre, suggerendo gli abbinamenti ideali con le pietanze;
- sempre più numerosi sono gli endorsement di chef, anche pluristellati (Claudio Sadler, Carlo Cracco, Giancarlo Morelli, Andrea Berton e Giancarlo Perbellini, solo per citarne alcuni), che promuovono la birra sia come ingrediente di ricettazione sia in abbinamento;
- cresce l’importanza che il prodotto sta acquisendo per i sommelier, una categoria professionale strategica nel trasmettere la cultura birraria, guidando gli italiani a un consumo legato alla qualità e al piacere della tavola.
Sono fenomeni che non devono sorprendere. Solo nel nostro Paese, infatti, la birra è una bevanda da pasto. Nel resto del mondo, viene semplicemente bevuta. Non sempre come accompagnamento al cibo.
Abbiamo dunque cominciato ad acquisire maggiore conoscenza delle diverse caratteristiche organolettiche presenti nelle birre. Ma degustare e riconoscere le sfumature dei sapori delle birre non è così semplice come potrebbe apparire. Possiamo dire che, oggi, il “palato collettivo” degli italiani si sta allenando alla scoperta di nuovi gusti e sapori.
Diffondere ulteriormente la cultura birraria in Italia è il compito che, come Fondazione Birra Moretti, intendiamo portare avanti. Siamo infatti convinti che la conoscenza della birra sia la più importante via di accesso al suo migliore godimento a tavola.
Alfredo Pratolongo
Presidente Fondazione Birra Moretti